La durata del programma è di tre anni. Durante il corso, il dottorando sarà assegnato a un supervisore dell’Istituzione di origine. Come parte del suo piano di studio individuale, il dottorando è tenuto a trascorrere uno o più periodi della sua attività di ricerca in una o più Istituzioni internazionali, preferibilmente tra quelle convenzionate. Tale periodo dovrebbe avere una durata di 12 mesi.
L’attività scientifica svolta durante la permanenza nell’Istituzione ospitante sarà valutata tramite una certificazione fornita dal/i co-supervisore/i dell’Istituzione ospitante, specificando i risultati ottenuti in termini di competenze acquisite. I supervisori e co-supervisori monitoreranno periodicamente le attività di ricerca e la formazione del dottorando, sia presso l’Istituzione di origine che presso quella ospitante.
Al termine di ogni anno accademico, il dottorando deve presentare una relazione sulle sue attività scientifiche e formative. Sulla base della valutazione di queste attività, il collegio ha il diritto di escludere il dottorando dal proseguimento del programma di dottorato. Eventuali proroghe possono essere richieste secondo le normative vigenti dell’Istituzione che assume la responsabilità amministrativa del dottorando, con il consenso del supervisore e di almeno un co-supervisore.
Il programma di Dottorato in Scienze Biomorfologiche e Chirurgiche è un corso triennale attivato presso il Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate.
Le attività formative comprendono l’integrazione multidisciplinare dei seguenti obiettivi:
- Utilizzo e implementazione di diverse tecniche di imaging molecolare (come l’imaging metabolico, funzionale e recettoriale) al fine di sviluppare competenze specifiche per la progettazione e la sintesi di radiotraccianti, per le applicazioni delle tecniche di imaging metabolico, funzionale e recettoriale (come SPECT, PET-CT e MR-spettroscopia) con particolare riferimento alle malattie oncologiche, del sistema nervoso e cardiovascolare.
- Applicazione delle tecniche patologiche attuali per l’identificazione e la validazione di nuovi biomarcatori prognostici e/o di risposta terapeutica nelle patologie neoplastiche, degenerative e/o infiammatorie umane.
- Implementazione della chirurgia bariatrica e metabolica, sia nella valutazione dell’interesse che essa presenta dal punto di vista scientifico, come ad esempio nel trattamento del diabete mellito di tipo 2, sia nella valutazione dei benefici che offre dal punto di vista dell’impatto economico, determinando un importante risparmio nella spesa sanitaria grazie a tutte le comorbidità legate all’obesità patologica come l’ipertensione, il diabete, le malattie cardiovascolari e le artropatie.
- Regolamento di disciplina del dottorato di ricerca – DR/2019/161 del 17/01/2019
Sbocchi occupazionali e professionali previsti
Il Dottorato di Ricerca in Scienze Biomorfologiche e Chirurgiche si propone di formare giovani ricercatori di alta professionalità e qualificazione che risultino competitivi a livello internazionale e nazionale e idonei a ricoprire posizioni lavorative presso strutture universitarie, enti di ricerca pubblici e privati, I.R.C.C.S. di amministrazione pubblica o privata e aziende private con programmi di sviluppo scientifico e tecnologico. I dottori di ricerca potranno utilizzare le esperienze maturate attraverso l’acquisizione di particolari competenze in diagnostica per immagini, imaging molecolare e radioterapia, chirurgia generale e metabolica, anatomia patologica, biotecnologie e nanotecnologie. Gli sbocchi occupazionali saranno favoriti dalla multidisciplinarietà delle competenze acquisite, dall’elevato livello della formazione teorico-pratica, dalla capacità di attrarre finanziamenti da enti pubblici e privati e dai rapporti di collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali. Infine, coloro che ambiscono all’inserimento in ambito industriale possono avvalersi dei progetti di ricerca condotti in collaborazione con industrie del settore biomedico (Borse PON e POR di Dottorato Innovativo con Caratterizzazione Industriale, Borse PNNR).
Coerenza con la Pianificazione Strategica dell’Università e gli Obiettivi del PNRR
L’Università rafforzerà il supporto e la valorizzazione delle attività di ricerca premiando il merito, l’impegno e l’inclusione dei giovani nel contesto accademico internazionale. Questa strategia viene sostenuta attraverso il supporto a progetti, il potenziamento delle strutture e la formazione, come i dottorati attrattivi e innovativi e i corsi di formazione multidisciplinari e trasversali.
Il Dottorato in Scienze Biomorfologiche e Chirurgiche è in linea con gli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), rappresentando un investimento nell’istruzione avanzata e nella formazione, elementi chiave del piano. Il PNRR promuove l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico, oltre a rafforzare la competitività del Paese attraverso la formazione di figure altamente qualificate. Il dottorato contribuisce a questi obiettivi fornendo ai dottorandi le competenze necessarie per condurre ricerche innovative e di alta qualità, sviluppare nuove tecnologie e creare conoscenza.
Il programma di dottorato prevede:
- Tematiche con una forte vocazione scientifico-tecnologica nel campo delle scienze biomorfologiche e chirurgiche.
- Promozione dell’internazionalità, con periodi di studio e ricerca all’estero di massimo 12 mesi.
- Coinvolgimento di altri centri di ricerca e una formazione che favorisce la collaborazione internazionale.
- Uso di strutture operative e scientifiche qualificate per le attività di studio e ricerca.
- Valorizzazione dei risultati della ricerca e tutela della proprietà intellettuale.
- Promozione dell’inserimento lavorativo, come dimostrato dall’alta percentuale di occupazione dei dottorandi dei cicli precedenti.
Tesi di Dottorato e Ammissione all’Esame Finale
La tesi di dottorato viene redatta in italiano. Al termine del corso, il Collegio dei Docenti valuta la tesi, le attività svolte e le pubblicazioni di ciascun dottorando. La tesi e una relazione del dottorando sulle attività svolte durante il corso possono essere valutate da due ricercatori esterni al programma di dottorato. Questi valutatori, non facenti parte della commissione d’esame finale, forniscono una valutazione scritta della tesi, approvando la discussione finale o proponendo integrazioni o correzioni, che potrebbero posticipare (di non oltre 6 mesi) la discussione finale.
Il Collegio dei Docenti seleziona i valutatori e invia loro la tesi e la relazione del dottorando. La valutazione viene quindi trasmessa al Collegio dei Docenti, che entro 30 giorni la comunica al dottorando e all’ufficio competente. Al termine della discussione della tesi, la commissione d’esame può approvare o respingere la tesi con giudizio collegiale scritto. La commissione esprime una valutazione complessiva del dottorando con i seguenti voti: sufficiente, buono, eccellente. In caso di eccellenza scientifica, la commissione può assegnare all’unanimità la lode.